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I Progetti del Club > I Giardini della Minerva

Nell'ottica del nuovo orientamento del Rotary International, viste le nuove linee guida della rotary Foundation tracciate con l’avvento della Visione Futura, un buon numero di club, appartenenti alla città di Salerno ed alla sua provincia, hanno deciso di riunirsi insieme e di portare avanti per l’Anno Rotariano 2013-2014 un progetto unico come denominato nell'oggetto. I giardini di cui sopra hanno una storia antica legata alla nascita della famosa Scuola Medica Salernitana ed al loro uso per la coltivazione, da parte dei luminari che hanno frequentato queste antiche “Università”, delle erbe officinali con le quali si ottenevano gli antichi rimedi per la cura delle malattie. Sono ancora vanto della città e della provincia di Salerno perché sono conosciute in tutto il mondo, recensiti in varie edizioni librarie e meta di un gran numero di studiosi e turisti provenienti da ogni dove. E’ storia degli ultimi sei anni che il loro nome viene fortemente legato a quello che sta dando lustro alia città e che viene tutt’ora definita,da chi chi ne ha voluto fortemente la nascita, il Rettore Raimondo Pasquino. La Nuova Scuola Medica Salernitana, conosciuta a tutti come la neonata Università di Medicina di Salerno.

I Giardini della Minerva, vera denominazione della struttura, sono costituiti da orti terrazzati posti a ridosso del torrente Fusandola e delle Antiche mura della città e si sviluppano lungo l’asse degli orti che dalla Villa comunale verso il Castello Medievale. Ciò che oggi appare evidente al visitatore - grazie ad un lavoro di restauro conclusosi nel settembre del 2000  è un'interessante serie di elementi di tipo settecentesco. Oltre agli elementi architettonici e alla splendida veduta che si gode dall'alto dei giardini, quello che stupisce è il sistema di distribuzione dell'acqua, composto da vasche e fontane, una per ogni terrazzamento, con decorazioni realizzate usando concrezioni calcaree, questo denotala presenza di fonti cospicue che, opportunamente canalizzate, hanno permesso nei secoli - oltre a differenti altri usi - il mantenimento a coltura degli appezzamenti. Il sito è dotato di un particolare microclima, favorito dalla scarsa incidenza dei venti di tramontana, e da una favorevole esposizione, che ancora oggi permette la coltivazione e la propagazione spontanea di specie vegetali esigenti in fatto di umidità e calore

Proprietaria di questi luoghi fu, fin dal dodicesimo secolo, la famiglia Silvatico, di cui un componente, Matteo, tra il tredicesimo e il quattordicesimo secolo, si distinse come insigne medico della scuola salernitana e profondo conoscitore di piante per la produzione di di medicamenti.
Suo è l'Opus pandectarum  medicinae , preziosa raccolta di informazioni sui semplici, cioè su parti di piante che venivano utilizzate per la produzione di medicamenti . In effetti, a seguito a un’attenta consultazione delle fonti di documentazione storica è stata chiaramente dimostrata l’esistenza, nell'area della salerno medievale, di un giardino dei semplici, istituito nel primo ventennio del 1300 dal medico e botanico salernitano Matteo Silvatico, per servire ai maestri della Scuola Medica. Il Giardino, di proprietà dell'Amministrazione comunale è oggi affidato alla Fondazione Scuola Medica Salernitana ed è gestito dall'Associazione Erchemperto. Il conservatore è il dott. Luciano Mauro. In questi primi anni d'attività, l’obiettivo principale al quale si è puntato è stato quello di costruire le premesse per la realizzazione di un’Istituzione scientifica collegata allo studio delle scienze botaniche (ovvero un orto botanico preminentemente didattico, dedicato alle conoscenze floristiche della Scouola Medica Salernitana, sul modello del Chelsea Physic Garden di Londra) lavorando, contestualmente, al miglioramento delle intrinseche qualità paesaggistiche ed ornamentali del sito. I risultati, a nostro avviso, dopo attenta analisi effettuata, appaiono confortanti, sia per quanto riguarda l’incremento del flusso di presenze annue (da 8500 ad oltre 22000), che per le innumerevoli attività scientifiche, culturali e divulgative messe in cantiere

in questi ultimi anni.

 

 A distanza di alcuni anni dall'insediamento dell'attuale gruppo di gestione oggi possiamo considerare il Giardino pronto per l’avvio di una più matura fase di consolidamento e d'espansione di tale identità, proponendo un percorso di crescita caratterizzato dai seguenti obiettivi:

  1. 1) Costituzione, nei locali di palazzo Capasso (pertinenza dell'Orto botanico "Giardino della Minerva"), di una sala polifunzionale dove si possa proiettare filmati didattici ed esplicativi sia al mero visitatore che alle scolaresche che stanno sempre più avvicinandosi a questa realtà e che portano i propri alunni ad esplorare il mondo delle piante officinali. Si potranno inoltre, con tale struttura, sviluppare varie attività come seminari e congressi, anche in video conferenza, potendoli condividere con altri laboratori nel mondo. Non a caso si è pensato all'Università di Upsala con la quale, se presente altro club Rotary in loco, condividere il progetto;
  2. Con l'allestimento della sala polifunzionale si avrà, inoltre, la possibilità di organizzare annualmente un programma d’attività didattiche scientifiche e culturali, da svolgere nei locali rinnovati di palazzo Capasso, coinvolgendo varie Associazioni;
  3. Allestimento, nella stanza vicino all'ingresso, di un laboratorio botanico per la conservazione del patrimonio vegetazionale del Giardino e di quello della limitrofa Costiera Amalfitana (Index seminum generale), con utilizzo di strumentazione scientifica che abbia anche valenze didattiche e sperimentali;
  4. Dotare la struttura di arredi idonei all'allestimento di un museo  occasionale/permanente;
  5. Dotare la struttura di Impianto di Video Sorveglianza per preservare i beni e gli orti da intrusioni non autorizzate;
  6. Dotare la struttura di idoneo sistema computerizzato per il controllo, il rilevamento e l’instradamento dei visitatori all'interno di essa;
  7. Pubblicazione di guide ed opuscoli in italiano, inglese, francese, tedesco, russo, cinese e giapponese sulla flora locale, sul Giardino e sull'Orto botanico;  questo contribuirebbe alla pubblicizzazione del sito e con esso il nome del Rotary che l’ha reso maggiormente fruibile.

Tutta questa serie di interventi elencati sicuramente porteranno ad un preventivo di spesa significativo, che, però, con l’intervento dei vari club del salernitano coinvolti, di club stranieri (che sicuramente saranno interessati a legare anche il loro nome a questa prestigiosissima struttura) e con l’intervento della Rotary Foundation (visto che il progetto ricade in una delle aree di suo interesse), consegneranno alla città e alla Provincia di Salerno un luogo di grande interesse e spessore culturale ed economico. Tutto ciò anche a vantaggio della nostra istituzione che legherà fortemente il suo nome (con targhe, loghi, immagini e quant’altro) ad un luogo che senza alcun dubbio potrebbe essere classificato come patrimonio dell'Umanità.

I Club coinvolti

  • RC Salerno
  • RC Salerno Est
  • RC Salerno Picentia
  • RC Salerno Duomo
  • RC Salerno Nord Due Principati
  • RC Cava dé Tirreni
  • RC Scafati Real Vaile
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